Come aprire un negozio? Quanto potrebbe costare? Si può vendere online? Cosa sono i siti e-commerce?
Ciao a tutti gli amici di Noistranieri e a tutti i nuovi lettori! Benvenuti in questo nuovo articolo un po’ diverso dal solito ma che a molti potrebbe interessare, dato che quest’oggi voglio parlarvi dei requisiti richiesti Come aprire un negozio e quanto può costare per poter aprire un negozio.
Senza ombra di dubbio è un impegno importante che a primo impatto potrebbe anche spaventare a molti di noi, ma ciò non significa che sia infattibile, anzi! Oltretutto grazie alla riforma del commercio del 31/03/1998 (decreto Bersani n. 114) tutte le procedure sono state semplificate. Motivo per il quale, seguendo delle regole precise e muniti di pazienza oltre alla determinazione, vi spiegherò qui di seguito su cosa e come fare per poter aprire un negozio e come vendere solamente tramite online. Oltre a tutte le strategie per il giusto collocamento del vostro nuovo punto vendita.
Per concludere, alla fine dell’articolo vi mostrerò anche delle utilissime agevolazioni offerte dallo Stato e se qualcosa non vi è chiaro, come sempre vi lascio il link del video youtube che abbiamo preparato sempre su questo argomento sul nostro canale di Noistranieri!
Come aprire un negozio
Come vi accennavo sopra, grazie a quella legge, per diventare un commerciante non è più richiesto chiedere la licenza al Comune di appartenenza. Nello specifico, la licenza al Comune per aprire un negozio è necessaria solo nel momento in cui il vostro punto vendita superi i 250 mq di superficie. Mentre se si tratta di un Comune con meno di 10.000 abitanti va fatta un’eccezione: ovvero la licenza non è necessaria su una superficie massima di 150 mq. Altrimenti rimane obbligatoria e bisogna richiederla.
Ovviamente un documento è richiesto per poter certificare e comunicare che state aprendo un negozio e si tratta della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) da inviare al Comune.
Altri punti molto interessanti da tenere in considerazione sono il fatto che:
- non c’è più bisogno di iscriversi al REC (Registro Esercenti il Commercio) ma siete obbligati nel momento in cui il negozio che volete aprire si tratta di un bar, un albergo o un ristorante;
- non ci sono più distanze minime da rispettare tra negozi simili. Anche se diciamo che molto probabilmente non conviene in termini pratici ed economici proprio per un discorso di strategia di marketing.
Inoltre, ad oggi i negozi si possono classificare in tre principali classi:
- esercizi di vicinato con un’area fino a 250 mq;
- medie strutture di vendita in una superficie tra 250 e 2.500 mq;
- grandi strutture di vendita anche oltre 2.500 mq.
Cosa bisogna fare
Innanzitutto dovete recarvi allo Sportello Unico Attività Produttive, ovvero allo SUAP del vostro Comune. Presso questo sportello comunale potete avere accesso a tutte le informazioni necessarie per la procedura e la realizzazione del vostro negozio con i documenti e i permessi legali richiesti. Questo perchè è proprio lo SUAP a gestire tutta la burocrazia per poter aprire un negozio, perciò è fondamentale recarsi ancor prima di fare altro.
Riassumendo, per aprire un negozio le cose principali da fare sono:
- Presentare solo la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) se il locale non super i 250 mq (ridotti a 150 se il Comune non supera 10.000 abitanti);
- Richiedere la licenza, se il negozio supera i 250 mq di superficie.
Tra l’altro se il negozio in questione si tratta di un negozio di alimentari, bisogna aver frequentato un corso sulla Somministrazione Alimenti e Bevande, ovvero lo SAB, organizzate solitamente proprio da aziende private o anche dal Comune. Se avete però un’esperienza nel campo di minimo due anni negli ultimi cinque anni, allora siete esentati dal frequentarlo. Altrimenti è necessaria questa certificazione che dimostri la vostra professionalità nel campo.
Se invece, la vostra attività riguarda un ristorante, un bar o un albergo, è fondamentale iscriversi al Registro Esercenti il Commercio (REC) presso la Camera di Commercio.
Vi ricordo che non è possibile vendere online senza partita IVA. Dato che è un’attività di commercio elettronico e nel momento in cui iniziate siete degli imprenditori commerciali, siete tenuti a essere in regola e ad a essere riconosciuti dallo Stato. Occorre quindi, essere registrati presso l’Agenzia delle Entrate, possedere una partita IVA e una posizione INPS.
Se siete soliti a vendere spesso degli oggetti, che per esempio non usate più o che non vi servono, non serve la partita IVA.
A proposito, avete una Partita IVA e volete verificare se sia attiva o cessata e non sapete come fare? Se non lo avete già letto, recentemente abbiamo scritto un articolo che vi potrà essere di aiuto cliccando qui !
Quanto potrebbe costare
Sicuramente per aprire un negozio, ma credo sia abbastanza ovvio, è fondamentale un business plan studiato e curato nei minimi dettagli per essere pronti a tutto. Dipende infatti, da voi capire da quale cifra è meglio che partiate e a cosa siete disposti a fare e ad investire. Perciò è bene che sappiate e che considerate che sicuramente all’inizio dovrete contare solo sui vostri risparmi.
Diciamo che una cifra esatta non si riesce a stimarla, dato che le variabili da tenere presente sono molteplici. Un’esempio potrebbe essere le dimensioni del vostro negozio, la città che avete scelto per il vostro punto vendita. Vi assicuro che prestare attenzione anche a questo potrebbe fare la differenza. Per aiutarvi nel capire, qui sotto vi elenco dei costi guida di un negozio standard di medie dimensioni, giusto per farvi avere un’idea:
- Affitto del locale: 500 euro al mese;
- Materie prime o merce da vendere: 5.000 euro;
- Attrezzatura 3.000 euro;
- Commercialista: 1.000 euro;
- INPS: 3.000 euro annui (minimo per qualsiasi attività).
In questo caso, potete osservare che la cifra da cui dovete partire, non deve essere inferiore ai 12.500 euro.
Siti e-commerce e negozi online
Nel 2021 ma in realtà da molto più tempo fa, molte attività si basano su siti e-commerce in cui vendere prodotti online. Se volete, infatti, creare un sito e-commerce senza voler aprire un negozio fisico, riducendo così notevolmente la somma di investimento, tutto questo è possibile! E lo potete fare per commercializzare qualsiasi cosa, attività fai da te, dalle idee più elaborate a quelle più banali.
Ci sono, ad oggi diverse possibilità per farlo se il volete vendere online. Ad esempio, è infatti possibile aprire un e-commerce gratuitamente, attraverso servizi online già quasi del tutto preconfigurati. Oppure se avete esigenze più professionali, potete acquistare un dominio e un software CMS che si adatti al meglio alla configurazione del vostro e-commerce e che vi rispecchi il più possibile. In alternativa, è possibile realizzare un sito e-commerce da zero, attraverso il linguaggio di programmazione. Non c’è una scelta migliore, ma questo perchè vi ripeto dipende dalle vostre esigenze e alla vostra idea, oltre al budget che avete a disposizione. Ma è sicuramente tutto fattibile!
I due siti e-commerce per eccellenza per vendere online sono tramite eBay o Amazon, che permettono a tutti i venditori del mondo di vendere la propria attività sulla loro piattaforma. Non serve pagare un programmatore, ma basta solo una vostra registrazione e seguire poi di seguito le procedure per creare a il vostro negozio interamente online.
Agevolazioni
Per concludere non potevo non accennarvi il discorso sulle agevolazioni da parte dello Stato e non solo! Questo perchè, ad oggi esistono e voi potete usufruire e richiedere tre principali tipologie di agevolazioni sempre in base alle vostre necessità, che vi elenco qua sotto:
- Regionale;
- Nazionale;
- Europeo.
Vi consiglio fortemente di tenervi sempre aggiornati tramite il sito della Regione, il sito del Ministero dello Sviluppo e, soprattutto quello di Invitalia. Qualora non lo sappiate, è un ente vero e proprio ministeriale che si occupa di dare agevolazioni, sostegno economico tramite incentivi di vario genere e finanziamenti. Troverete quindi, sul sito di Invitalia tutti indirizzi delle varie sedi con consulenti preparati ad indirizzarvi verso l’agevolazione più adatta a voi e che vi soddisfi nel meglio delle possibilità.
Spero di esserti stata d’aiuto, ti lascio di seguito degli articoli che potrebbero interessarti:
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