Se cerchi una fonte di guadagno extra e hai a disposizione un immobile potresti sfruttarlo trasformandolo in una “casa vacanza” da affittare.
Ma come fare a trasformare un immobile in una casa vacanza?
Semplice! In questo articolo ti spiegherò come fare, quali i requisiti e la procedura da seguire, quali i documenti che serve avere se si tratta di case vacanze in città come Roma, Milano o nel territorio della Sicilia.
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Prima di tutto:
Cos’è una casa vacanza?
Una casa vacanza è un’abitazione che viene destinata all’affitto per un periodo che può essere breve o medio-lungo (un massimo di tre mesi).
In base alla durata si decide se stipulare un contratto o meno. Fino a 30 giorni non è, infatti, obbligatorio (anche se è sempre consigliabile farlo) ma se la durata supera un mese si deve non solo stipulare regolare contratto ma anche registrarlo presso l’agenzia delle entrate, ciò comporta il pagamento dell’imposta di registro.
Ma chi affitta una casa viene considerato imprenditore?
No, o meglio, non sempre. Bisogna fare una distinzione tra lavoro imprenditoriale (che necessita di partita IVA) e lavoro occasionale.
In poche parole vieni considerato imprenditore se affitti il tuo immobile per tutto l’anno, senza sosta; se, invece, affitti la tua casa per brevi periodi o solo in determinati giorni dell’anno non vieni considerato imprenditore poiché la tua attività è occasionale.
Cosa fare
A prescindere se sei un imprenditore o un privato che svolge questa attività occasionalmente ci sono delle procedure obbligatorie da effettuare:
- Comunicalo alle autorità e registra la casa come struttura ricettiva (puoi farlo online o recandoti in sede).
- Nel momento in cui arrivano delle persone per soggiornare nella tua casa vacanza hai l’obbligo di chiedere i documenti di identità e compilare la schedina alloggiati della polizia di stato entro 24 ore dal suo arrivo.
In caso di omissioni si rischia l’arresto fino a tre mesi o sanzioni amministrative fino a 206 euro oltre la sospensione dell’attività.
Casa vacanza a Roma
Se la tua casa vacanza si trova a Roma devi fare attenzione a seguire le regole contenute nel regolamento regionale del Lazio:
- Non puoi somministrare cibo e non puoi offrire servizi di tipo igienico ad esempio cambi lenzuola o asciugamani.
- Nessuno può avere domicilio o residenza nella casa vacanza.
- Puoi usare come mezzo di pubblicità siti come Facebook, Instagram e qualunque altro sito offerto da terzi.
- Le case possono essere gestite sia da imprenditori sia da privati che affittano occasionalmente.
Casa vacanza a Milano
Le regole contenute nel regolamento regionale di Milano stabiliscono che:
- Puoi avere domicilio o residenza nella casa vacanza.
- Devi esporre i prezzi in un posto visibile.
- Prima di iniziare la tua attività devi comunicare al Comune dove si trova la casa e presentare comunicazione di apertura attività e planimetria della casa, puoi farlo anche online nell’apposito sito.
- Devi stipulare una polizza assicurativa per i clienti.
- Le case possono essere gestite sia da un imprenditore sia da un privato che affitta occasionalmente ma puoi gestirla in forma non imprenditoriale solo se rispetti i seguenti requisiti: 1- Essere proprietario di massimo tre case vacanze. 2- Ogni anno si deve interrompere l’attività per almeno 90 giorni.
Casa vacanza in Sicilia
Se vuoi affittare la tua casa e quest’ultima si trova in Sicilia puoi scegliere se:
- Aprire partita IVA e eseguire la tua attività come un imprenditore; in questo caso bisogna presentare domanda di classificazione presso l’AAPIT dove indichi tutti i requisiti della tua casa così da poterla definire “casa vacanza”.
- Iniziare la tua attività in modo occasionale e non imprenditoriale; in questo caso non si deve seguire la normativa regionale (la quale si riferisce solo alle attività imprenditoriali) ma alla legge nazionale che disciplina i contratti d’affitto anche a scopo turistico. Quest’ultima stabilisce che quando affitti una casa devi SEMPRE stipulare contratto scritto anche se la durata è di due giorni anche se non si ha l’obbligo di registrarlo presso l’agenzia delle entrate, questo sempre a meno che sia superiore ai 30 giorni, in questo caso diventa obbligatoria anche la registrazione presso l’agenzia delle entrate.
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