Le case popolari sono immobili di proprietà pubblica che vengono date alle famiglie più bisognose sotto pagamento di un affitto mensile irrisorio. Per poterne godere, infatti, è necessario non superare un determinato reddito.
In questa guida ti spiegherò come funzionano le case popolari, quali sono i requisiti e come fare la richiesta. Inoltre ti dirò quali sono i documenti necessari, come funziona il costo dell’affitto ed eventualmente come fare per diventare proprietario della casa.
Come funzionano
Se il tuo reddito non supera un determinato importo puoi fare domanda per una casa popolare al comune, alla provincia o direttamente alla regione. Subito dopo la richiesta verrai inserito in una graduatoria così che verrai chiamato non appena sarà il tuo turno e si libereranno degli alloggi.
- Alloggi ERP cioè di Edilizia Residenziale Pubblica
- Alloggi IACP cioè di Istituto Autonomo Case Popolari.
Come fare domanda per le case popolari
Puoi fare richiesta presso il comune quando quest’ultimo pubblica un bando di assegnazione. Solitamente la gestione viene affidata agli istituti autonomi per le case popolari.
Requisiti per l’assegnazione
I requisiti sono sempre indicati nel bando pubblicato dal comune, ma solitamente sono i seguenti:
- Non possedere altri alloggi.
- Non essere stato sfrattato negli ultimi cinque anni da altre case popolari.
- Essere residente comunale.
- Non aver occupato in modo abusivo altre case popolari negli ultimi cinque anni.
- Non superare un determinato reddito.
L’importo del reddito varia dai componenti del nucleo familiare e dalla presenza di minori e invalidi.
Documenti necessari
I documenti necessari al momento della richiesta sono i seguenti:
- Modulo di domanda.
- Copia del documento di identità.
- ISE-erp e ISEE-erp cioè gli indicatori della tua situazione economica.
- Marca da bollo dell’importo fissato dal comune.
Graduatoria
Una volta effettuata la richiesta viene pubblicata dal comune la graduatoria così che puoi vedere in che posizione ti trovi. A questo punto dovrai aspettare che vengono costruite altre case o che vengano liberate quelle esistenti per venire contattato.
Costo d’affitto
Il costo dipende dal comune di residenza, ma nonostante non ci sia un prezzo fisso sono comunque costi molto bassi poiché hanno lo scopo di aiutare famiglie bisognose.
Come riscattare le case popolari
La normativa stabilisce che si possono riscattare le case popolari agli assegnatari o, nel caso di decesso dell’assegnatario, ai familiari conviventi ma solo se rispettano i seguenti requisiti:
- Abitare nella casa da almeno cinque anni.
- Non ci siano more dei canoni d’affitto.
- Non superare il reddito stabilito.
- Avere cittadinanza italiana, europea o extracomunitaria con permesso di soggiorno.
- Essere residenti comunali.
- Non possedere altri alloggi.
Ogni regione, poi, affianca la propria normativa locale a questa legge, di conseguenza devi rispettare anche il bando comunale.
Diritto di prelazione
Una volta che hai riscattato la casa e vorresti venderla devi rispettare delle regole:
- Non puoi vendere la casa per almeno 10 anni, ma se passati i 10 anni ancora non hai pagato l’intero importo non puoi comunque venderla.
- Devi proporlo allo IACP da cui lo hai comprato perché ha diritto di prelazione. Una volta che riceve la tua lettera ha 60 giorni di tempo per risponderti. Cosa importante è che il prezzo non sei tu a deciderlo ma lo IACP, infatti può acquistare la casa al prezzo di cessione rivalutato.
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