Entro dicembre si attende il Decreto Flussi 2022: previste per il prossimo anno 80.000 quote.
Grazie alle pressioni esercitate dalle associazioni di categoria sul Governo si è riusciti a ottenere il nuovo Decreto Flussi. Il documento dovrebbe essere approvato poco prima di Natale dal Consiglio dei Ministri.
Le quote
Alcuni quotidiani come Il messaggero riportano delle indiscrezioni sulle quote di ingresso per cittadini sia comunitari che extracomunitari previste nel Decreto Flussi. Nel nuovo provvedimento si parla addirittura di 80.000 lavoratori, mentre l’anno scorso sono stati 30.850. Il numero di cittadini che può fare richiesta per entrare in Italia è quindi quasi triplicato.
I motivi che permettono l’ingresso regolare dei lavoratori sono sempre gli stessi, quindi il lavoro subordinato, quello autonomo e lo stagionale. Come riporta il quotidiano Il Messaggero, a lavorare sul decreto sono diversi Ministeri, tra cui ovviamente quello del Lavoro e il Ministero dell’Interno.
L’aumento delle quote di ingresso è possibile in virtù della cancellazione dei precedenti provvedimenti sulla sicurezza, promossi da Salvini quando era al Viminale. Il vecchio testo prevedeva un “documento programmatico triennale” e soprattutto un tetto massimo, eliminato dalla Ministra Lamorgese.
I settori e i Paesi coinvolti
I settori che avranno benefici dal nuovo Decreto Flussi sono molteplici, in primis quello agroalimentare e quello manifatturiero. Grazie all’ingresso di un numero così alto di lavoratori però, anche i comparti del turismo, dell’edilizia e del trasporto merci possono attingere a nuova forza lavoro.
I Paesi coinvolti nel Decreto Flussi sono molteplici: oltre alla novità del Guatemala ci sono Tunisia, Corea del Sud, Egitto, Bangladesh e molti altri. Anche cittadini extracomunitari residenti all’estero, che hanno partecipato a dei corsi di istruzione o formazione professionale nella loro Nazione hanno una quota di ingressi riservata per loro.
Le reazioni al nuovo Decreto Flussi
Come prevedibile, le reazioni del partito di Matteo Salvini al nuovo Decreto Flussi non si sono fatte attendere. Le polemiche arrivano anche dagli altri schieramenti di centro-destra, in disaccordo con l’aumento delle quote e con l’eliminazione del tetto massimo.
Il sottosegretario al Ministero dell’Interno Molteni (Lega) dichiara che, prima di concedere i permessi agli stranieri, bisognerebbe cercare la manodopera tra i cittadini italiani. Al momento infatti tre milioni di persone ricevono il Reddito di Cittadinanza, una misura che, quest’anno, costa alle casse dello Stato nove miliardi di euro. Oltre a questo, secondo l’esponente della Lega, per far entrare in Italia dei cittadini stranieri regolari bisogna espellere quelli irregolari. Secondo Molteni sino a ora sono arrivati 63000 clandestini.
Anche Matteo Salvini concorda con quanto affermato da Molteni. Per il leader della Lega è impensabile triplicare il numero di lavoratori stranieri quando ci sono milioni di famiglie italiane che percepiscono il RdC.
Questi i primi commenti a caldo da parte della Lega, in relazione al nuovo Decreto Flussi. Il provvedimento dovrebbe arrivare entro Natale, non senza polemiche e critiche, sul tavolo del Consiglio dei Ministri.
Spero di esserti stata d’aiuto, ti lascio di seguito degli articoli che potrebbero interessarti:
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